Blu cobalto.

blu

Sono io che ti chiamo

da una terra arsa e desolata.

Passano gli anni.

Al ritmo del tempo,

attraverso infinite

distanze, risalendo ere,

strati di acque profonde e blu cobalto

di bolle cristalline: il pulviscolo

degli oceani. Volo poi,

su pianure assolate

e fiori rossi.

Non ho fatto che cadere, ultimamente.

Sono arrivata nelle profondità

della terra per riemergere,

zampillando come una vena

d’acqua allo stato brado.

Ho accorciato le distanze

con la felicità, che mi siede accanto,

finalmente, in un giorno

scintillante di mare.

Sono brava a riemergere,

compenso la condizione

che non ho scelto.

Negli anni non ho fatto che andare giù

e tornare in superficie,

come certe stelle lontane

milioni di chilometri.

Adesso sono stanca,

la felicità è più vicina

la posso sentire,

ne ho voglia.

Il richiamo dei gabbiani al mattino,

fermo immagine sui tavolini

dei bar all’aperto,

dove la vita s’organizza a caso,

interpreta una scena all’improvviso.

Il corpo invecchia,

con il bagaglio di cose andate.

Come quella volta che piovve

in un pomeriggio di giugno.

E poi uscì il sole.

 

 

Manuela Grillo Spina

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Informazioni su arcalibera.com

Ho 48 anni, vivo a Roma, sono appassionata di scrittura
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