T’avevo detto di non lasciarmi,
di fermarti un po’ di più.
Anzi, non te l’ho detto.
Te lo dico adesso, chè a ricordarti
mi viene nostalgia.
E t’aspettavo, guardando
attraverso la finestra.
I vetri bagnati rimarcavano
la tua assenza.
Un giorno t’ho vista arrivare da lontano,
come un bambino che spunta dalla collina,
in un campo di primavera.
Sei la gioia mia,
bella d’ineguagliabile bellezza.
Sei la luce delle giornate più lunghe,
e spargi felcità,
come un incantesimo che passerà.