“The words of the prophets are written on the subway walls And tenement halls And whispered in the sound of silence”
Sento. Credo tu senta come me, ci credo e lo dico: eccomi! Poi non ci sei più, mi sono sbagliata ancora. Non ti curavi di me, non sapevi quello che scorreva dentro. Non ti piace, non lo capisci. Ehi, scusa, sai io sento la musica e canto, con un ritmo mio seguo le note, mettendo parole come i colori nei quadri, perché così è. Sono compiuta, sono qui; poi non ci sono più. Lo devi intuire non te lo posso spiegare. Il movimento dei pianeti che non hai mai sospettato avessi dentro. Ce l’ho, invece. Ma i sogni se ne stanno nel cantuccio, escono nel momento sbagliato. Questa musica la sento solo io, non posso dirla a nessuno. Rischio, lo faccio. Mi prendono in giro. Me ne vado. Lo vedi? Lacrime. Adesso ho più chiaro che questa sono io, ma non ho chiesto di oggettivarmi, mi bastava che qualcuno fosse felice con me, come me.
Manuela.