La ragazzina gioca
a nascondino col mondo.
Curva la schiena, ride
di grazia ingenua.
Fari accesi sulla vita
i suoi occhi
srotolano storie d’amore invincibili.
Lei se ne va,
lasciando canzoni dietro di sé
per tornare a casa.
Morde la vita,
s’immagina che tutti
muoiano dalla voglia di danzare.
Corre forte, in gara con il tempo
che passa.
Non parla mai d’amore,
ne parlano gli adulti, pare
ricordino un vecchio amico
di cui sanno poco.
La ragazzina ride forte
e piange per un tramonto
che non si fa prendere.